Tempo di anteprime
24 febbraio 2015

Febbraio e Marzo sono da sempre mesi nei quali in tutte le zone vinicole si organizzano le “anteprime”, degustazioni dei propri vini alcune aperte al pubblico, molte unicamente ad operatori e giornalisti di settore.
Ovviamente l'importanza di un'anteprima va di pari passi con il prestigio della denominazione di riferimento: in Italia le più seguite sono quelle del Brunello di Montalcino, Amarone della Valpolicella, Chianti e Nobile di Montepulciano, in Francia Bordeaux, Borgogna, Cotes du Rhone.
Nei “cru” francesi le anteprime hanno una connotazione decisamente diversa. La finalità è quella di presentare i vini, imberbi, dell'ultima vendemmia (i cosiddetti vini “en primeur”), sia per presentare a critica e stampa le caratteristiche della vendemmia, ma soprattutto per proporre agli acquirenti la possibilità di acquisto in anteprima (en primeur, appunto) dei propri vini, che verranno poi spediti al momento della messa in commercio (solitamente dai 12 ai 24 mesi)
Nelle DOC e DOCG di casa nostra invece le anteprime hanno una connotazione prettamente comunicativa (pochissimo utilizzata è la modalità di vendita e acquisto in anteprima) verso critica, giornalisti ed operatori. Ma soprattutto le annate presentate riguardano quelle che entrano o stanno per entrare in commercio: nei casi dei vini i cui disciplinari prevedono un periodo minimo di affinamento, le annate che vengono presentate quest'anno riguarderanno vendemmie di 3,4 o addirittura 5 anni fa. Annate appunto ancora sconosciute al di fuori delle cantine.
L'aspetto maggiormente comunicativo rende però le anteprime italiane decisamente più “interattive” con spesso numerosi eventi collaterali legati al vino ed alla gastronomia, ed inoltre la possibilità di poter facilmente accedere a visite e percorsi in cantina.
Buone anteprime a tutti!
Guido Beltrami
Enologo