Prosecco: Breve guida all'uso
28 marzo 2017

Il Prosecco è oramai un fenomeno globale, esportato in ogni angolo del mondo, con una diffusione che nella sua tipologia ha superato anche quella dello Champagne. Il nome Prosecco è oramai sinonimo di spumante ovunque e anche, e soprattutto nel nostro paese, questo parola è utilizzata (e spesso abusata) per definire qualsiasi spumante anche di composizioni varietali ed origini diverse.
Facciamo un passo indietro: Prosecco è in realtà il nome di una varietà a bacca bianca il cui nome ufficiale è in realtà Glera. Il nome viene dal comune di Prosecco, località della costa adriatica situata pochi chilometri prima di Trieste. La varietà Glera è la principale del Prosecco, anche se talvolta in abbinamento ad altre varietà, e ne ha determinato il nome. Il Prosecco è uno spumante che viene prodotto unicamente tramite il metodo Charmat o Martinotti, ossia con rifermentazione in autoclave. Il Prosecco è conosciuto nel Nord Italia, ed in Veneto in particolare, da decenni, ma l'esplosione della sua notorietà, avvenuta principalmente negli anni 2000, ha portato ad una riforma del disciplinare di produzione datato 2009, anche con l'obiettivo di proteggere un marchio oramai diffusissimo.
La Denominazione d'Origina Controllata Prosecco è une denominazione interregionale, che include quindi nove province situate sia in Veneto che in Friuli-Venezia-Giulia, di cui solo due, ossia Treviso e Trieste, possono essere indicate in etichetta. In occasione di questa revisione sono stati disciplinati anche le D.O.C.G. (Denominazione d'Origina Controllata e Garantita) Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene e Prosecco Superiore Asolo. All'interno di queste ultime possono essere utilizzate specifiche geografiche aggiuntive, come ad esempio Cartizze, un “cru” ben noto agli appassionati di questo vino. Alla piramide qualitativa delle denominazione si aggiunge anche una distinzione tipica degli spumanti secondo il contenuto zuccherino, ossia le tipologie “brut” fino ai 12 g/l, la tipologia più diffusa “extra dry”, dai 12 ai 17 e “dry” dai 17 ai 32. Tipicamente le tipologie brut sono destinate ai prodotti maggiormente qualitativi e dall'affinamento più prolungato.
Nella selezione di Milanovino.it, frutto nel caso del Prosecco di centinaia di assaggi effettuati dal 2008 ad oggi, si possono trovare numerose tipologie, dal Prosecco DOC di Antonutti, al DOC Treviso di Colli del Soligo, al DOCG Superiore Valdobbiadene della stessa storica cantina di Solighetto, fino all'ultimo arrivato: il DOCG Superiore Asolo di Tenuta Amadio.
Buon Prosecco a tutti!
Guido Beltrami