I rossi che "si fanno bere" freschi
23 giugno 2021

La temperatura di servizio dei vini ha delle regole abbastanza rigide che, a mio avviso, stanno strette alla grandissima varietà di etichette che possiamo trovare sulla nostra tavola.
Oggi vorrei sfatare la regola del rosso servito a temperatura ambiente (diciamo tra i 18 ed i 20 gradi centigradi), non solo affermando convintamente che ognuno può e deve bere il vino alla temperatura che lo soddisfa, ma supportando il mio discorso con alcune semplici nozioni di degustazione.
La percezione che noi abbiamo di un vino al palato è data da l’insieme dei fattori che ne caratterizzano il gusto.
In particolare le 6 sensazioni principali si dividono in due “squadre”: morbidezze e durezze.
Le morbidezze sono l’alcolicità (sensazione di calore data dall’alcol presente nel vino), la morbidezza vera e propria (sensazione di grassezza percettibile nelle pareti interne della bocca e data dalla glicerina presente nel vino) e dolcezza (presente solo nei vini dolci o con residuo zuccherino).
Dall’altra parte le durezze sono: l’acidità (sensazione di salivazione avvertita ai lati della lingua), la sapidità (percezione di salato avvertibile sulla punta della lingua) e tannino (sensazione di astringenza del palato e delle gengive spesso presente nei vini rossi da invecchiamento)
Le basse temperature esaltano le durezze mentre quelle altre mettono in evidenza le morbidezze.
Alla luce di questo, e senza annoiarvi ulteriormente, è chiaro che un vino rosso nel quale le morbidezze siano più che le durezze trarrà maggiore beneficio a temperature più basse piuttosto che il contrario (questo vale a maggior ragione d’estate quando ci sono temperature molto alte).
Il rischio nel servire questi tipi vino troppo caldi è quello di renderli (ingiustamente) fiacchi, molli, oleosi e noiosi, al contrario serviti ad una temperatura più bassa l’equilibrio gustativo verrà ristabilito.
Attenzione però a non raffreddare vini ricchi in tannino i quali, se serviti freddi potrebbero risultare piacevoli come un pugno tra i denti.
Alcuni esempi di vini che soggiornano con piacere in frigo e possono essere serviti a temperature comprese tra i 13 e i 15 gradi sono riportati qui sotto.
Alla prossima
Massimo Marchesi