Fiere primaverili e nuove annate
04 aprile 2016

Nonostante i progressi in campo viticolo enologico degli ultimi decenni ci abbiano permesso di assottigliare la variabilità qualitativa delle varie annate di produzione (in francese "millesimi"), il fattore climatico rimane tra tutti quello determinante nella definizione delle caratteristiche di un'annata, proprio perché quello con la variabilità maggiore (ed aggiungo, imprevedibilità!). Parliamo allora delle caratteristiche delle nuove annate che entrano in commercio in questi mesi, diverse ovviamente a seconda della zona di produzione, della tipologia del vino e del suo affinamento; anche perché aprile è alle porte e Vinitaly, assieme a numerose altri eventi e degustazioni che animeranno Verona e provincia, aspetta migliaia di produttori e le loro novità.
Iniziamo analizzando l'annata 2015, che riguarda appunto tutti i vini “d'annata”: la vendemmia appena trascorsa si è presentata, in maniera omogenea da Nord a Sud come una delle migliori, se non forse la migliore dell'ultimo decennio: la primavera abbastanza piovosa ha determinato una buona disponibilità idrica in tutto il periodo vegetativo; la fioritura è stata molto positiva seguita da un'estate calda e poco piovosa, anche se in alcuni contesti l'eccesso di calura ha talvolta portato a maturazioni, soprattutto fenoliche, un po' imperfette. Nel complesso ci aspettano vini piuttosto strutturati, caldi, e dotati di profumi intensi e maturi.
Montalcino presenta l'annata 2011 del Brunello, un'annata non facilissima come andamento climatico, date le forti alternanze di pioggia e calura che hanno reso la maturazione un po' discontinua: millesimo quindi non memorabile anche se ci sono non rare eccezioni, forse condizionata perché segue invece la celebre annata 2010, della quale gli appassionati possono godersi la messa in commercio della versione Riserva.
Barolo presenta l'annata 2012; annata che in generale ricordiamo calda e, nelle regioni più meridionali, contraddistinta da scarse piovosità che hanno portato a qualche stress idrico con conseguenti imperfezioni di maturazione. Nell'Albese invece una migliore disponibilità idrica, ma soprattutto la maturazione più tardiva del Nebbiolo, porteranno a vini di grande struttura e ricchi di materia, dove in molti casi l'irruenza ruberà un po' di spazio alla finezza.
Barbaresco presenta l'annata 2013, un'annata contraddistinta da maggiori piogge primaverili e minor calore estivo, con una raccolta posticipata di uve ben mature sotto il profilo fenolico: annata più tradizionale con vini di maggior finezza e meno immediati, che daranno il meglio un po' di bottiglia e che si faranno ricordare a lungo.
I “cugini” francesi di Bordeaux presentano invece in questi giorni l'annata 2014. Vendemmia questa che in tutta Europa si è presentata come piuttosto difficile, a causa di un'estate piuttosto piovosa e con temperature più basse del solito. Le basse rese che contraddistinguono le produzioni bordolesi (soprattutto quelle di Medoc ed Haute-Medoc) ci raccontano invece di vini fini, eleganti, e perfettamente equilibrati sia organoletticamente che a livello di struttura, decisamente al di sopra delle recenti '11-'12'-'13.
Buoni assaggi a tutti!
Guido Beltrami
Enologo