Brutte notizie: Gelate al Centro Nord
21 aprile 2017

Generalmente è bello scrivere di vino col sorriso sulle labbra, con le papille ancora intrise oppure con lo scorcio di un vigneto o di una cantine negli occhi, o nella memoria.
Il nostro lavoro è però al fianco di vignaioli e vitivinicoltori, spesso espressioni di piccole realtà famigliari ancorate saldamente al loro territorio ed alle loro tradizioni. Per questo non possiamo non condividere il rammarico, e la tristezza che hanno invaso i vigneti di mezza Italia nelle ultime 48 ore.
Le alte temperature delle scorse settimane hanno contribuito a velocizzare il processo di schiusura delle gemme, con conseguente crescita dei germogli e la comparsa delle prime foglie, e dei primi abbozzi di infiorescenze. Purtroppo il brusco abbassamento delle temperature minime nelle ore notturne (fino a -5 gradi in molte zone) hanno gelato i germogli “bruciandoli” e seccandoli.
Quello che lascia sgomenti, oltre all'imprevedibilità della natura, è la totale sensazione di impotenza che si ha di fronte a questi eventi, soprattutto per il fatto che erano stati preannunciati dalle previsioni meteo: se avete visto disperati tentativi di falò nelle foto sui social media, sappiate che purtroppo tali tentativi portano dei risultati molto relativi in condizioni così estreme.
Come spesso accade in questi casi, il danno è stato maggiore nelle zone di fondovalle, dove l'umidità e le temperature sono più accentuate che sulle dorsali delle colline: nelle situazioni più gravi, particolarmente nel nord-ovest, si parla di oltre il 50% della produzione compromessa. In pratica dove il gelo ha seccato tutto, c'è da sperare che parta qualche gemma di controcchio, benchè sterile garantirà la produzione per l'anno successivo.
Un forte abbraccio va ai viticoltori italiani, nonché ai cugini francesi (in particolare della Borgogna e della Champagne, colpiti per due annate consecutive), ed un attestato di grande stima per la dignità e la forza di spirito con cui stanno affrontando questa difficile situazione.
Guido Beltrami