Il nostro Giuseppe (accompagnato da suo padre Chef Maurizio Sciarrone) è andato nel cuore delle Marche a Cupramontana per visitare la cantina di La Marca di San Michele e in seguito a mangiare alla trattoria Anita (mamma della vignaiola Daniela Quaresima appunto) nel centro storico del paese.

In azienda si crea la perfezione del vino “naturale” fatto come si deve, senza deroghe ad alcun difettuccio, espressivo del territorio senza mezze misure, limpido al naso ed al palato.

Tutto questo senza lieviti selezionati, senza filtrazioni e nel rispetto più scrupoloso della natura e dei suoi cicli.

Le vigne inerbite, i ceppi longevi e poco produttivi e la maniacale precisione di Alessandro Bonci danno vita ad una batteria di vini che hanno scritto (e continuano a scrivere) la storia enologica dei Castelli di Jesi e d’Italia.

Il bello però (non ce ne abbiano i produttori) arriva quando ci si siede al tavolo della trattoria Anita, un luogo fermo nel tempo dove i sapori sono quelli veri e le porzioni anche!

Tagliatelle sottilissime tirate a mano, coniglio in porchetta e i vini della Marca (con una piccola digressione in Borgona per merito di Giuseppe).

E’ sempre uno spettacolo ammirare le vigne della tenuta, a mio avviso sopratutto quella del Bastiancontrario (Montepulciano in purezza, ostinato nel crescere in mezzo al Verdicchio) ornata dalle colline e dalle bandierine tibetane.

Grazie ragazzi e grazie Peppe!

 

Max Marchesi