
Buttafuoco "Fiore delle Marne"
2018
Paravella
Denominazione: Oltrepò Pavese Doc
Descrizione
Rosso cupo con riflessi viola, profumo esplosivo, inizialmente si percepiscono note di salvia e ribes, dopo qualche minuto nel bicchiere cacao e ciliegie , gusto pieno, morbido e avvolgente, molto persistente. Il buttafuoco rappresenta il meglio della produzione di rosso fermo da invecchiamento della Valle Versa.
Abbinamenti
Ossobuco in umido.
Vinificazione
Tradizionale in rosso con fermentazione in tini di acciaio inox. Affinamento di un anno in Tonneau seguito da 6 mesi in vasca di cemento e successivo affinamento in bottiglia prima di essere messo in comercio.
Curiosità
La natura marnosa delle rocce su cui poggia il vigneto conferisce alle uve caratteristiche uniche e danno il nome al vino.
Temperatura
Gradazione
Colore
Sfumature
Bottiglia:
€ 18,90

Cassa 6 bottiglie:
€ 102,06 (-10%)
€ 17,01 a bott.

-10%
Uve:
Croatina,
Vitigno a bacca rossa, epoca di maturazione tardiva, zone di maggior diffusione Oltrepò Pavese e basso Piemonte, è la base del vino Bonarda.

Vitigno a bacca rossa, epoca di maturazione medio-tardiva, zone di maggior diffusione il Piemonte, particolarmente la zona delle Langhe, in provincia di Cuneo, e Monferrato Basso e Alto, rispettivamente nelle provincie di Asti e Alessandria, modesta diffusione in Emilia-Romagna.

Anche per l'"Uva Rara" (come per la "Vespolina" o "Uvetta") possiamo dire che è uno dei vitigni che hanno una sinonimia più complicata e discutibile. Se il nome di "Uva Rara" è comune in provincia di Pavia (specialmente nell'Oltrepò pavese), in provincia di Novara (dove oggi è, insieme con la "Creatina", uno dei due vitigni più diffusi e coltivati nella parte collinare) lo si chiama più comunemente "Bonarda" e lo stesso dicasi per la zona collinare della prov. di Vercelli

Per la descrizione che segue furono utilizzati tre cloni, due dei quali (situati l'uno in provincia di Novara, nel comune di Boca e l'altro in provincia di Pavia, nel comune di Canneto P.) vennero descritti contemporaneamente nel 1959, mentre il terzo (situato pur esso in provincia di Novara, nel comune di Ghemme) era stato descritto in precedenza per cura dell'Ispettorato Agrario Prov.le di Novara. Inoltre, specialmente nel periodo tra lo sviluppo completo delle foglie e la maturazione dell'uva, vennero stabiliti dei confronti tra i caratteri dei predetti cloni e quelli di altri ceppi dello stesso vitigno posti nelle località considerate.
Provenienza:
Lombardia